Infezioni da HPV e impatto positivo della vaccinazione sulla fertilità maschile

L’infezione da papillomavirus umano (HPV) causa la comparsa di verruche cutanee, genitali (condilomi) e anche cancro all’utero, a seconda del tipo di virus o ceppo. La trasmissione del virus avviene tramite contatto ed è molto comune in donne (80%) e uomini (65%) sessualmente attivi. Le conseguenze dell’infezione da HPV possono impattare la salute degli uomini, non solo con l’aumento del rischio di sviluppo del cancro agli organi genitali e cavo orale, ma anche con effetti negativi sulla fertilità di coppia. Il vaccino per l’HPV può avere benefici anche sulla fertilità maschile?

Cosa è il virus dell’HPV? 1

Il virus del papilloma umano (human papilloma virus, HPV) è un virus a DNA ubiquitario ed è in grado di infettare per contatto fisico diretto pelle e le mucose, per cui la via di trasmissione più comune dell’HPV è la via di trasmissione sessuale.

Si annoverano più di 200 genotipi (o ceppi) di HPV che in base alla sequenza genica del DNA virale sono classificati in famiglie e specie numerate. Le infezioni da ceppi di HPV a basso rischio si risolvono spontaneamente e possono dare origine a verruche. Infezioni con ceppi HPV 6 e HPV 11 danno origine alle lesioni agli organi genitali chiamate condilomi. Tra i 12 ceppi più pericolosi, due sono in particolare quelli definiti “ad alto rischio”, e sono HPV16 e HPV18. Questi sono responsabili del cancro invasivo alla cervice, agli organi genitali maschili e dei tumori testa e collo.

Quali sono le conseguenze dell’infezione da HPV sulla fertilità maschile? 2, 3

Gli effetti di un’infezione da HPV possono avere conseguenze importanti anche sulla fertilità maschile. Una coppia si definisce infertile se non avviene il concepimento dopo 12-24 mesi di rapporti sessuali non protetti. È un fenomeno che interessa il 15% delle coppie in età riproduttiva. L’infertilità veniva spesso attribuita unicamente alla donna, ma la ricerca scientifica ha evidenziato che nel 30% dei casi la causa primaria dell’infertilità è da attribuire all’uomo. Quindi in una coppia infertile, entrambi i partner devono sottoporsi ad uno specifico percorso clinico.

Più comunemente l’uomo si sottopone ad un’analisi dello sperma. Gli esami di laboratorio relativi alla qualità dello sperma valutano diversi parametri: numero di spermatozoi, la loro concentrazione (numero/volume di sperma), motilità e morfologia. Però questi parametri possono non portare ad una diagnosi certa di infertilità, soprattutto se non viene valutata l’integrità del DNA degli spermatozoi. Un danno al DNA degli spermatozoi, valutato come indice di frammentazione del DNA, a seguito del concepimento, può influenzare negativamente tutte le fasi essenziali di una gravidanza tra cui sviluppo dell’embrione ed impianto. Inoltre, le anomalie genetiche derivanti possibilmente da un DNA spermatico danneggiato, sono le cause di gravidanze non evolutive: i. di gravidanze definite biochimiche (livelli di beta-HCG positivi) ma non evolutive, ii. uovo-bianco (sacco vitellino in assenza di embrione), iii. aborti spontanei precoci.

Diversi studi hanno mostrato come infezioni da HPV, di ceppi sia ad alto che basso rischio, influenzino la qualità spermatica anche con risultati contrastanti. Uno studio recente ha evidenziato che su 117 soggetti (partner in coppia infertile, con donna HPV positiva), il gruppo di soggetti con infezione da HPV (n=47) presenta una percentuale di individui con sperma frammentato (%28,5), se confrontata con la percentuale nel gruppo di pazienti negativi all’infezione da HPV (n=70, %25.1). Inoltre, nei soggetti infetti da HPV sono state indentificate in modo significativo delle anomalie spermatiche: numero basso di forme normali, tra cui diversi difetti nella forma della testa, del collo e della coda degli spermatozoi. Inoltre, i soggetti infetti da ceppi di HPV ad alto rischio presentano un aumento significativo della percentuale di DNA spermatico frammentato (31%), rispetto ai soggetti infetti da HPV a basso rischio.

Quanto è utile prevenire l’HPV con la vaccinazione? 4-6

Non tutti i ceppi di virus HPV provocano il cancro, e fino a poco tempo fa i vaccini contro l’HPV non erano stati disegnati per proteggere da tutti i ceppi ad alto rischio. In Italia è a disposizione la vaccinazione gratuita con il vaccino 9-valente per tutti gli adolescenti.  In alcune regioni italiane, questa vaccinazione è gratuita anche per le donne dai 15 ai 45 anni. I centri vaccinali possono erogare questa vaccinazione gratuitamente a donne e uomini di qualsiasi età a seguito di una prescrizione da parte di uno specialista in ginecologia o andrologia. Il nuovo vaccino 9-valente per l’HPV mostra protezione anche nei confronti dell’HPV 6 e 11, previene la formazione di condilomi genitali, e soprattutto protegge nel 97% dei casi da lesioni che possono evolversi in cancro della cervice uterina. Inoltre un recente studio di farmacoeconomia ha evidenziato che la sostituzione del vaccino tetravalente con il 9-valente per l’HPV, diminuirebbe in modo consistente il numero di casi di cancro causato da HPV e relativi decessi negli uomini. Il rapporto costo/beneficio e rischio/beneficio è a favore della vaccinazione. Infatti, vaccini l’HPV hanno effetti collaterali lievi e temporanei come dolore nel sito dell’iniezione, e raramente crampi addominali. La gravidanza o la febbre sono delle controindicazioni temporanee alla vaccinazione, inoltre se una dose di vaccino viene inavvertitamente somministrata in gravidanza, non ci saranno effetti sul nascituro o indicazione per terminazione della gravidanza.

Quali sono gli effetti della vaccinazione sulla fertilità di coppia? 7-10

Innanzi tutto, uno studio ha evidenziato che la vaccinazione per l’HPV non rende infertili gli uomini vaccinati. Ma se, come abbiamo visto, l’infezione da HPV influenza negativamente la qualità spermatica, la vaccinazione può migliorare la fertilità negli uomini con infezione da HPV? Innanzi tutto, uno studio del 2017 ha evidenziato che la vaccinazione per l’HPV ha migliorato la fecondità nelle donne vaccinate e con storia di infezioni a trasmissione sessuale. Uno studio clinico retrospettivo, ha reclutato 151 coppie con infertilità senza causa dimostrabile (idiopatica), in cui il partner maschile presenta infezione spermatica da HPV. Nel gruppo di coppie infertili in cui gli uomini hanno dato l’autorizzazione alla vaccinazione per l’HPV (n=79), sono state registrate 30 gravidanze spontanee (38,9%) di cui 29 a termine, e un aborto spontaneo. Invece, nel caso delle coppie in cui il partner maschile non ha dato il consenso alla vaccinazione per HPV (n=72), sono state registrate solo 11 gravidanze (15,3%) di cui solo 4 a termine, e 7 aborti spontanei. Gli autori dello studio hanno dimostrato che nei soggetti maschili sottoposti a vaccinazione, è migliorata la mobilità spermatica ed è diminuito il livello di anticorpi anti-sperma. Quest’ultimo se aumenta influenza in maniera negativa la fertilità maschile.

Gli studi a disposizione sono pochi per aggiungere un’indicazione clinica al vaccino per HPV per il trattamento dell’infertilità di maschile, ma l’analisi della letteratura mostra dati incoraggianti, a fronte di rischi molto bassi associati alla vaccinazione degli uomini.

 

Riferimenti scientifici

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