Il primo studio clinico che mostra l’efficacia del trattamento con metilfenidato per l’apatia nella malattia di alzheimer

L’apatia è uno dei sintomi prevalenti nella malattia di Alzheimer, associata a completa inabilità. Ad oggi nessun farmaco disponibile risulta essere efficace. Di recente, lo studio ADMET 2, ha dimostrato l’efficacia e la sicurezza del trattamento con metilfenidato nella riduzione della gravità dell’apatia in soggetti con malattia di Alzheimer.

LA MALATTIA DI ALZHEIMER (AD)

 La malattia di Alzheimer (AD) è la causa più comune di demenza nel mondo, con esordio, generalmente, al di sopra dei 65 anni. Si stima, nel mondo, che oltre 50 milioni di persone soffrano di demenza e si prevede che il numero dei casi raggiungerà i 150 milioni entro il 2050. La malattia è caratterizzata da deficit di memoria e di apprendimento (incapacità di ricordare episodi della vita o concetti appresi) seguiti da disfunzioni cognitive capaci di arrecare  disturbi comportamentali  (apatia, ritiro sociale, agitazione psicomotoria con possibili allucinazioni e deliri), deficit del linguaggio, alterazioni delle abilità visuo-spaziali (difficoltà a riconoscere alcune immagini e le relazioni spaziali tra gli oggetti), disorientamento spazio-temporale, deficit delle funzioni attentivo-esecutive (riduzione organizzativa della persona e maggiore lentezza nello svolgimento di attività). Ad oggi, non esiste una cura per la demenza. Tuttavia, in Italia, i farmaci disponibili e capaci di ritardare il totale deterioramento, sono: gli inibitori della colinesterasi (ovvero donepezil, rivastigmina, galantamina) e la mementina, antagonista non competitivo dei recettori per il glutammato di tipo NMDA (N-Metil-D-Aspartato) per forme più gravi. Altri farmaci come antidepressivi ed antipsicotici sono spesso utilizzati per il controllo dei disturbo comportamentale (ansia, depressione, disturbi psicotici, deliri).

L’APATIA NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER

L’apatia è un disturbo neurocognitivo che accompagna una vasta gamma di malattie del sistema nervoso centrale. Nel morbo di Alzheimer (AD) colpisce dal 20% al 90% delle persone ed è presente già nelle prime fasi della malattia.  Questo disturbo comportamentale, è caratterizzato dalla perdita motivazionale, dalla riduzione della capacità di stabilire un legame affettivo (apatia emozionale), dalla difficoltà nell’elaborazione di un piano d’azione e delle funzioni esecutive (apatia cognitiva), dall’incapacità di comunicare e dalla mancata attivazione spontanea agli stimoli ambientali (apatia da autoattivazione).

STUDIO ADMET 2

Uno studio condotto dall’agosto 2016 al luglio 2020 su 200 partecipanti (99 trattati con metilfenidato e 101 con placebo), ha dimostrato l’efficacia del farmaco, (approvato  per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività), nel trattamento del sintomo dell’apatia in soggetti con malattia di Alzheimer  (età compresa tra i 71 e gli 81 anni), deterioramento cognitivo da lieve a moderato ed apatia frequente o grave. I pazienti trattati due volte al giorno con metilfenidato 10 mg, dopo 6 mesi di trattamento, hanno riportato una significativa riduzione dell’apatia rispetto al placebo. In questo studio, non sono state rilevate differenze significative nel profilo di sicurezza, ma un numero consistente di persone trattate con il farmaco ha riportato una perdita di peso durante lo studio.  Chiaramente il metilfenidato non rappresenta un’opzione valida per individui per cui è sconsigliato l’utilizzo di psicostimolanti, ma potrebbe offrire un nuovo approccio terapeutico potenzialmente significativo.

 

Oriana Maria Maurel

 

 

Riferimenti

Mintzer J, Lanctôt KL, Scherer RW, et al. Effect of Methylphenidate on Apathy in Patients With Alzheimer Disease: The ADMET 2 Randomized Clinical Trial. JAMA Neurol. 2021 Sep 27. doi: 10.1001/jamaneurol.2021.3356.

Trial Registration  ClinicalTrials.gov Identifier: NCT02346201

Qiu C, Kivipelto M, von Strauss E (2009). Epidemiology of Alzheimer’s disease: occurrence, determinants, and strategies toward intervention. Dialogues Clin Neurosci, 11:111.

Cummings J, Lee G, Ritter A, et al. Alzheimer’s disease drug development pipeline: 2020. Alzheimer’s & Dementia: Translational Research & Clinical Interventions 2020;6:e12050. https://doi.org/10.1002/ trc2.12050