Ho conosciuto il professor Drago prima indirettamente, tramite alcuni suoi ottimi allievi che si trovarono ad incrociare la loro vita scientifica con la mia, in Germania al Max-Planck Institute per la Psichiatria a Monaco di Baviera nei primi anni 2000, e poi in Francia, al Neurocentre Magendie di Bordeaux, dove attualmente dirigo un gruppo di ricerca in neuroscienze. Qui conobbi poi direttamente Filippo grazie alla sua iniziativa di costituire un dottorato internazionale fra Catania e la Scuola Dottorale di Scienze della Vita dell’Università di Bordeaux, che dura ormai da molti anni. Racconto di queste esperienze perché, oltre alle sue qualità di medico (basta vedere la sua dedizione ai pazienti) e di farmacologo, ciò che trovo particolarmente ammirabile in Filippo è questa apertura verso la scienza internazionale, e soprattutto la sua volontà di dare ai giovani ricercatori l’opportunità di fare esperienze significative all’estero. Tutto ciò grazie ad una grande passione per la scienza, che ha contribuito a formare generazioni di ricercatori.
