Farmacologia clinica
e Farmacovigilanza

PANORAMICA

Non esiste scienza più nobile della farmacologia clinica: è lo studio dei farmaci, della loro efficacia e sicurezza, sui pazienti affetti da una particolare malattia.

È la scienza cui ogni sperimentazione eseguita su modelli preclinici (per esempio, cellulari o su animali di laboratorio) è finalizzata, e quella che finalmente apre la strada all’impiego effettivo di un farmaco nel mondo reale.

La farmacologia clinica, inoltre, si occupa dello studio dei processi di distribuzione e trasformazione dei farmaci nell’organismo di soggetti sani e ammalati (la farmacocinetica). Questa consente di determinare il valore terapeutico di un nuovo farmaco e di stabilire la priorità di scelta tra diversi medicinali disponibili per la stessa indicazione.

È quindi la scienza sulla quale si basa il principio dell’appropriatezza terapeutica, ovvero quello che suggerisce ad ogni medico quale sia il farmaco più adeguato in termini di rapporto costo/efficacia.

In questo ambito, una tipologia importante è quella degli studi di farmacovigilanza, la disciplina che valuta l’incidenza e la gravità delle reazioni avverse ai farmaci. La cosiddetta farmacovigilanza attiva, infatti, valuta il profilo di sicurezza e tollerabilità dei medicinali allo scopo di migliorarne in generale l’impiego clinico.